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venerdì 18 ottobre 2013

Il primo fu un androide!


L’avvento del mecha!

Quando si parla di mecha nell’immaginario collettivo, si va subito a pensare a giganti del calibro di Mazinga, Jeeg, Goldrake. In realtà, il primo mecha aveva proporzioni e aspetto del tutto umani. Può quasi sembrare un’eresia, ma è vero. Infatti, il primo mecha della storia è Kyashan, il ragazzo androide, anime della Tatsunoko, del 1973. Questo anime, composto di 35 episodi è considerato il capostipite del genere mecha, e non solo, per più di un motivo. Pur non essendosi diffuso molto nelle reti locali di un tempo, Kyashan sarà di sicuro rimasto impresso a fuoco nella mente e nei ricordi di molti. 

Un po’ di storia!

La storia inizia con l’invenzione, da parte dello scienziato Asuma, di quattro androidi che avrebbero avuto lo scopo di ripulire la Terra dall’inquinamento. I cyborg creati, però, in seguito ad un incidente, ottengono volontà propria. Prendono allora la decisione di dominare sugli uomini e per farlo costruiscono un esercito di robot. Per combattere i cyborg Asuma trasforma, dopo molti patimenti, suo figlio Tetsuya in Kyashan, dandogli per compagno il loro cane, anche lui trasformato in cyborg. Da qui in poi sarà uno scontro senza quartiere tra l’esercito delle macchine e il ragazzo – cyborg. Molto spesso, quest’ultimo sarà discriminato dal genere umano, poiché macchina. Questo, però, non lo fermerà, anche grazie alla compagna Luna, amica d’infanzia che non lo abbandona neanche quando scopre la verità sul suo amico.

Un padre per molti figli!
Kyashan, il ragazzo androide, come abbiamo già detto è il capostipite di un genere. Ma vediamo ora quali sono considerati a detta di molti i suoi numerosi “figli”. Non si può non ricordare Hurricane Polimar, il più simile per aspetto, o anche Tekkaman, ma anche molti altri come Goldrake e Capitan Harlock devono molto a questo anime. In conclusione, si può benissimo affermare con certezza che Kiashan, il ragazzo androide sia stato un punto cruciale per gli anime giapponesi.


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