Quale italiano non ha mai sentito
almeno una volta questo nome, Eva Kant.
Nata nel 1963 dalla matita delle sorelle Giussani, Eva Kant entra in scena nel terzo volume del fumetto Diabolik. Il
suo personaggio è la controparte perfetta del crudele ladro, ma, a differenza
dell’uomo, il futuro della donna è più aperto alle modifiche caratteriali. La
ladra, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, è ispirata per carattere a Grace
Kelly. Sono molti i punti in comune tra le due come la passione per i vestiti e
le jaguar.
Una
storia d’amore lunga 50 anni!
Come molti sanno non è possibile
separare l’idea di Eva Kant da
quella del Re del terrore. Infatti, i due sono “nati” per essere una coppia
sfavillante tanto nel lavoro quanto nella vita. Inizialmente per il criminale
era prevista un’altra fidanzata, Elisabeth Gay, che sarebbe stata all’oscuro
della vera vita dell’uomo. Ma, in seguito, si decise di far incontrare a
Diabolik la bellissima ladra. Da quel momento, mandata nel dimenticatoio Elisabeth,
la coppia più famosa del fumetto italiano venne alla luce. I due protagonisti
si sono evoluti nel tempo. Infatti, sono passati dall’essere dei ladri che non
esitavano a uccidere, all’essere più coscienziosi, più teneri, che utilizzano
sonniferi per togliere di mezzo gli ostacoli. Caratteristica che
contraddistingue questa coppia dalle altre presenti nei fumetti, e opere di
fantasia in genere, è la parità tra i due sessi. In genere, lo stereotipo del
personaggio femminile vuole la donna in secondo piano, remissiva rispetto
all’uomo. Non è questo, però, il nostro caso. La ladra è, infatti, una donna
forte e autonoma, simbolo di una sensualità nuova, capace di rimanere al fianco
del proprio uomo per anni senza esserne oscurata. La donna con il passare dagli
anni diventa sempre più indipendente, arrivando a compiere furti in solitaria,
in un percorso di emancipazione che per quegli anni era inimmaginabile.
L’uscita
dall’ombra!
Il personaggio della
ladra uscirà spesso dall’ombra del
suo compagno, sia all’interno del fumetto che fuori. Infatti, in “L’ombra della
morte” del 1994 la donna avrà il palco tutto per sé, essendo il suo compagno
quasi del tutto assente. Fuori dal fumetto troviamo il manuale di divulgazione
“Quando una donna deve difendersi” del 2001, testimonial per una famosa casa
d’auto, calendari pubblicitari, nonché un video musicale. Tornando al fumetto
troviamo “Eva Kant – quando Diabolik
non c’era” del 2003