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venerdì 28 giugno 2013

Il fumetto italiano: la sua storia



Tutto iniziò con il Corriere dei Piccoli

La storia del fumetto in Italia inizia il 27 dicembre 1908. In questa data, con il Corriere della Sera, esce un supplemento, il Corriere dei piccoli.

Quest’ultimo, nella storia del fumetto, è il capostipite di un filone molto generoso, quello italiano. In Italia questo tipo di opere era già ampliamente diffuso, si pensi al Topolino della Disney.

 E’ con il Corriere dei Piccoli, però, che l’Italia s’inserisce in un ambito mai toccato attivamente, quello della produzione. Tra i più importanti artisti dell’epoca si ricordano Attilio Mussino, disegnatore di “Bilbolbul” del 1908, e Antonio Rubino, creatore di “Quadratino” del 1910.

Il primo dopoguerra, le censure fascista e cattolica

Nella storia del fumetto italiano il periodo che va dal primo dopoguerra agli anni ’30 fu caratterizzato da compromessi.

Per primo quello con il regime fascista, che vedeva nel fumetto un’opportunità di propaganda verso i più piccoli.

Per questo motivo nacque uno dei diretti concorrenti del Corriere dei Piccoli, Il Balilla. Le sue storie erano incentrate su personaggi eroici, i primi dell’universo fumettistico italiano.

Altro concorrete del Corriere dei Piccoli, fu Il Giornalino, d’ispirazione cattolica. Aspetto interessante dei fumetti dell’epoca è l’assenza dei balloon. Ogni vignetta recava una didascalia esplicativa in rima. Questo per abituare i bambini alla poesia e alla prosa, dando al fumetto un carattere istruttivo.

 All’epoca l’utilizzo puramente ricreativo non era ancora stato pensato, anzi, era da evitare. I balloon uscirono sul primo albo a fumetti italiano, Jumbo, il 17 dicembre 1932. Sulla rivista i balloon erano  utilizzati alternativamente con le didascalie.

I primi antieroi italiani

Per trovare i primi antieroi della storia del fumetto dobbiamo arrivare a Hugo Pratt e al suo “Una ballata del mare salato”.

Questo è il primo episodio della storia del suo personaggio più famoso, Corto Maltese.


Un altro famoso antieroe italiano, nato nel 1962, ci è stato donato dalle sorelle Giuliani.

Il suo nome è Diabolik, il ladro assassino più famoso.

In seguito Magnus e Max Bunker, nel 1964, realizzarono Kriminal, un’opera liberamente ispirata al diabolico ladro. Il loro personaggio è ancor più violento che suo “padre”, tanto da diventare simbolo di morte e vendetta.

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